guardo negli armadi della cucina e prendo man mano quello che mi serve: farina, sale, lievito, olio. appoggio tutto sulla tavola, apro l'acqua e aspetto che diventi un po' calda. Riempio una brocca e inizio con l' impastricciamento delle mani. La farina messa a fontana , allargata e svasata con le dita, metto in mezzo l'acqua assieme al lievito.. e inizio a mescolare tutto..
Ho ancora le mani di farina e sento suonare il campanello. Mi lavo alla bene meglio e apro la porta.
Sei tu..arrivato a casa con un'ora d'anticipo! Un tuffo al cuore per l'imbarazzo di non essere pettinata per bene e ancora tutta infarinata. Cerco di ricompormi, mi ritorno a lavare la mani e sento il tuo abbraccio alle spalle, un bacio sul collo e il tuo premermi il bacino contro il lavello. Senza proferir sospiro mi prendi e mi giri con le tue forti braccia, mi fai sedere sull'inox del lavabo e mi sfili i jeans.
SLAPP!! SLAPP!! SLAPP
Sono gli unici rumori che sento nella mia testa.
La tua lingua rovista tra le cosce, le tue dita mi invadono la carne mentre mi abbandono tra sospiri e gemiti. Un piccolo gridolino accompagna il mio laghetto. Le tue dita ancor umide di dolce nettare me le passi sulle labbra, lecco e succhio ripulendoti fino alle nocche.
L'impasto mal amalgamato è ancora lì sul tavolo, cerco di ritornare alla realtà..ritiro su i jeans e cerco di farmi spazio per finire e riuscire ad infornare la pizza.
Ti avvicini di nuovo, ora sei dall'altra parte del tavolo, vedo nel tuo sguardo luccicante tanta voglia di sbattermi sulla farina..
Prendo una sedia e salgo sopra, riabbasso i pantaloni e metto in vista le mie natiche..quasi a volerti sfidare. La tua lingua, di nuovo a sbavare nei miei orifizi, SLAPP!! SLAPP!! SLAPP!!
Sai che mi ci vuol poco e ti fermi. Riconosci le espressioni del mio viso quando sto per venire.
E ti fermi.
Prendi un pezzo di pasta e me la schiaffeggi sulle chiappe. SCIACC!! SCIACC!! SCIACC!! sei proprio un bastardo! Mi fai impazzire! Ma non ancora venire..
Mi abbracci e ti allontani dicendo
-''stasera ti puniro' per la cena che non hai preparato''
-'' come?'' ti sfido..di nuovo
-'' andremo fuori a cena''
Una luce di pazzia nei tuoi occhi
...silenzio....
Le mie palpebre si abbassano
-''tieni..solo lo stretto necessario''
Apro gli occhi.
Tra le mie mani il guinzaglio, tra le tue il mio collier di cuoio.
-''Andiamo! i miei amici saranno contenti di cenare con noi''
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