Non sono una persona sana di testa. Tutto ciò che trovate scritto e che leggete è frutto e succo della mia testolina malata nonchè attimi della mia vita. Siete gentilmente invitati a sbirciare in queste pagine, commentare e non 'spacciare' in rete le cose come vostre..

p.s.: parte delle foto/ immagini presenti sono prese dalla rete.


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Buona lettura

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A tutti quelli che vorranno lasciare un commento : siete pregati di ''firmarvi'' altrimenti risulterete tutti anonimi.
Infinitamente Grazie!

UNA PIZZA SPECIALE

Questa sera ho voglia di pizza.
guardo negli armadi della cucina e prendo man mano quello che mi serve: farina, sale, lievito, olio. appoggio tutto sulla tavola, apro l'acqua e aspetto che diventi un po' calda. Riempio una brocca e inizio con l' impastricciamento delle mani. La farina messa a fontana , allargata e svasata con le dita, metto in mezzo l'acqua assieme al lievito.. e inizio a mescolare tutto..
Ho ancora le mani di farina e sento suonare il campanello. Mi lavo alla bene meglio e apro la porta.
Sei tu..arrivato a casa con un'ora d'anticipo! Un tuffo al cuore per l'imbarazzo di non essere pettinata per bene e ancora tutta infarinata. Cerco di ricompormi, mi ritorno a lavare la mani e sento il tuo abbraccio alle spalle, un bacio sul collo e il tuo premermi il bacino contro il lavello. Senza proferir sospiro mi prendi e mi giri con le tue forti braccia, mi fai sedere sull'inox del lavabo e mi sfili i jeans.
SLAPP!! SLAPP!! SLAPP
Sono gli unici rumori che sento nella mia testa.
La tua lingua rovista tra le cosce, le tue dita mi invadono la carne mentre mi abbandono tra sospiri e gemiti. Un piccolo gridolino accompagna il mio laghetto. Le tue dita ancor umide di dolce nettare me le passi sulle labbra, lecco e succhio ripulendoti fino alle nocche.
L'impasto mal amalgamato è ancora lì sul tavolo, cerco di ritornare alla realtà..ritiro su i jeans e cerco di farmi spazio per finire e riuscire ad infornare la pizza.
Ti avvicini di nuovo, ora sei dall'altra parte del tavolo, vedo nel tuo sguardo luccicante tanta voglia di sbattermi sulla farina..
Prendo una sedia e salgo sopra, riabbasso i pantaloni e metto in vista le mie natiche..quasi a volerti sfidare. La tua lingua, di nuovo a sbavare nei miei orifizi, SLAPP!! SLAPP!! SLAPP!!
Sai che mi ci vuol poco e ti fermi. Riconosci le espressioni del mio viso quando sto per venire.

E ti fermi.
Prendi un pezzo di pasta e me la schiaffeggi sulle chiappe. SCIACC!! SCIACC!! SCIACC!! sei proprio un bastardo! Mi fai impazzire! Ma non ancora venire..
Mi abbracci e ti allontani dicendo
-''stasera ti puniro' per la cena che non hai preparato''
-'' come?'' ti sfido..di nuovo
-'' andremo fuori a cena''
Una luce di pazzia nei tuoi occhi

...silenzio....

Le mie palpebre si abbassano
-''tieni..solo lo stretto necessario''
Apro gli occhi.
Tra le mie mani il guinzaglio, tra le tue il mio collier di cuoio.
-''Andiamo! i miei amici saranno contenti di cenare con noi''






lucida






pelle nera
che riveste la tua mano

borchie argentate
fredde al contatto
sulle mia pelle

i segni
del tuo amore
mi scaldano
la carne

inebriante profumo di cuoio
che invade narici e anima

lucidamente fuori controllo

Festa dell'uomo

oggi è la tua festa..
mi faccio trovare
sul divano
con parigine bianche
sopra il ginocchio
gonnellina scozzese
e camicetta bianca.
nulla
per nascondere
la mia intimità.
quel poco di luce
per intravvedere
il tuo sguardo
perso tra le mie gambe
chiuse a X.
ti prendo per i fianchi
ti avvicino a me
e la mia bocca
inizia ad esplorare
i boxer
oramai troppo stretti..



buona festa 











Perdonami

Ti ho voluto fare un regalo.

so che non potevo permettermelo
ma la mia intemperanza
ha voluto giocare di sopravvento.

sei rimasto deluso
e ora mi sento frustata.

frustata solo psicologicamente

E questo mi fa ancor piu ' male.





Scusami



La barba


mi piace quando tieni la barba di qualche giorno
non troppo lunga,
non troppo morbida,
non troppo dura,
vedere il tuo viso
contornato dall'età,
quel pelo brizzolato
quel pelo che ti fa tanto maschio,
quel leggero pizzicorio sulla mia schiena
quel friccicorio che sento sulle mie guance
quel ruvido sulle mie labbra glabre.


non tagliarla..non oggi..e nemmeno domani!



 





















Grazie

mi sposti i capelli
li afferri con violenza
e affondi la tua carne
nella mia bocca
quasi a soffocarmi
le mie mani poggiate al pavimento
le ginocchia indolenzite
i miei occhi cercano i tuoi
vedo una smorfia sul tuo viso
sento la tua voglia esplodere
mentre una lacrima scende
sulla mia guancia.

grazie 




 

In doccia

vedo il tuo corpo
attraverso le porte trasparenti e decorate
gocce d'acqua scorrono dal soffione
le tue mani insaponate
coprono la tua pelle
di soffice schiuma.
inizio a masturbarmi
seduta sul lavello
e ti accorgi di me.
stai per uscire,
apro le porte e
entro assieme a te
in quel metroquadro bollente.
le tue mani ora
incorniciano il mio viso
le tue labbra a chiudere le mie.
inginocchiata a prendere la tua voglia
con l'acqua che scorre sulla mia schiena
e le tue mani a forzare la mia testa
palmi sulle piastrelle gelide
sentire i battiti del tuo cuore
e vedere il mulinello dell'acqua scorrere veloce... 


 

Divin Marchese

dietro il volto nobile
si cela un angelo biondo
che ghiaccia i cuori

sprezzante la bellezza
dal di fuori
nasconde la scaltrezza
dei suoi amori

puttane o efebici
il risultato è lo stesso
sesso... sesso... sesso
non per gli altri
ma per prorpio diletto

la voglia di violare un altro corpo
la sadica promessa di un amplesso
godimento o crudeltà... sono parole
che tradotte nel tuo gergo significano... amore

con baci o con la frusta
coi fatti e le parole
del godimento puro
vuoi essere il padrone

signore e servo sei dell'altrui piacere
niente può fermarti senza cadere
nell'intrigo
delle promesse dei tuoi lazzi

nel plagio dei sensi
vorrei fluttuare
schiava dei tuoi umori vorrei annegare

cambia la maschera diavolo biondo
se sei capace
lascia gli artigli ad un altro rapace

scegli di essere raffinato e fiero
lascia il marchesato
e diventa guerriero





Momenti di me, per me

Son le nove del mattino, piove.
Scendo le scale ancora assopita e mi voglio fare una doccia. Giro le manopole per trovare la giusta combinazione di caldo-freddo che mi piace. Intanto mi svesto mentre mi guardo allo specchio, narcisista come sono analizzo ogni centimetro della mia candida pelle. Porto i segni del tuo amore: strisce rosse percorrono la schiena e i polsi son ancora doloranti. Mi sfilo gli ultimi indumenti: il reggiseno ha il profumo dei miei seni, tondi, lisci e abbondanti. Gli slip invece profumano di te, del tuo regalo. Li annuso e come un dejavù il ricordo di questa mattina si fa vivo.
..carne, gemiti, sudore..
Entro in doccia e chiudo le porte scorrevoli mentre un getto d'acqua mi percuote dalla testa. I ricci che giravi tra le dita stamane si sciolgono distendendosi sulle mie spalle, i seni ancora ricordano le tue sapienti mani, e la mia intimità che chiedeva una piccola pausa ora si gode queste carezze tiepide di acqua, sapone e delle mie mani.
Esco dopo essermi risciacquata con uno spruzzo gelido che mi fa ritornare al presente. Attraverso il corridoio ed entro nella nostra stanza. Il parquet emana vibrazioni e attraversandolo con i piedi ancora umidi sento le venature del legno che mi solleticano. Sul letto ancora il cuscino a cui mi avvinghiavo e al quale trasmettevo il mio calore. Un'altro flash:
..capezzoli stretti, corde, mani nude..
Mi distendo un'attimo per capacitarmi che questo ricordo non fosse frutto della mia mente.
Con un gesto smaliziato prendo la confezione della crema, apro il vasetto e ci infilo due dita. Percorro le gambe, dai piedi all'inguine con gesti lenti e circolari, la mia pella arida assorbe ogni goccia con avidità. Ne spalmo un po' anche sulle braccia per poi finire sui seni e sulla pancia. Ora la mia pelle è liscia, profumata e pronta per nuovi momenti.
Apro il cassetto della lingerie, prendo il completino nero con i nastri di raso. Lo indosso e ricordo il giorno in cui me lo hai regalato, ed io quasi timida nell'indossarlo. Oramai come una gatta mi infilo la guepiere, sicura nei miei movimenti ma docile per non rompere il tulle; con altrettanta destrezza mi infilo le calze, mentre le srotolo percorro quelle gambe che ti piace tanto annusare. La pioggia incessante batte sul tetto, chiudo gli occhi e sento ancora il tuo profumo. Ho voglia di me. Con un balzo mi stendo sul cuscino. Apro leggermente le gambe e la mia mano scivola quel tanto da farmi percorrere la schiena d'un brivido, quel tanto che mi basta per accendere quella scintilla. Dita esperte esplorano la carne, che pulsa, si bagna e un primo gemito quasi non voluto esce dalla mia bocca. Labbra carnose vengono umettate dalla mia lingua, vorrei le tue labbra da baciare, adesso.
Mi avvicino le ginocchia al viso. La vista della mia pelle che si intravvede dal pizzo delle calze mi fa sentire più donna. 
La tua donna.
Con il ricordo di te stamane nella mia mente porto alla fine questi momenti. Il mio respiro affannato si placa, il corpo smette di tremare. Accendo una sigaretta e mi lascio andare nei miei pensieri.
Momenti di me, donna indifesa.
Momenti di me, donna che sa quel che vuole.






LABBRA

Prenderti le labbra
mordendole con i denti,

annusare il tuo respiro
che diventa sempre piu' affannoso,

le mie mani frenetiche
sulla tua pelle,

le tue mani a cercare
di invadermi l'anima.




SWITCH

Laccio di pelle nera

stretto attorno al mio collo

le tue mani dietro la mia nuca

a stringerlo e allentarlo

mentre la mia bocca avida

ingoia la tua carne.
Il mio corpo ti è devoto e

le mie ginocchia

indolenzite e informicolate

assumono le striature

di queste piastrelle fredde. 









SWITCH


Finita la cena al ristorante

ci dirigiamo al parcheggio

ovviamente scegliamo strade alternative

per chiaccherare ancora un po'

prima di riaccompagnarmi a casa.
Mi fermo e ti spingo contro il muro.
La mia bocca avida chiede la tua lingua,

il mio corpo vuol essere abbracciato e toccato.
Poco piu' in là intravvedo un portone.
Mi dirigo verso l'arcata e tu mi segui assetato di me,

devoto a me.
Mi prendi e ora sei tu a spingermi contro il muro.
Le nostre labbra si uniscono di nuovo,

le nostre lingue si intrecciano e si succhiano,

riprendo in mano la situazione

e te lo ordino.
Senza ritegno ti inginocchi ai miei piedi

e alzi la mia gonna,

sfili quel po' i mie slip e

le tue labbra son sulle mie,

lisce e polpose,

umide e gonfie.
A gambe larghe e tese mi offro a te

fino alla fine..

mi chiedi umilmente

di slacciartelo,

controllo la situazione..

un secco 'NO' è la mia risposta.

il tuo uccello rimarra legato e infiochettato 
fino quando io vorro'. 



_XXX_

corsetto stretto in vita

seni che traboccano dal pizzo

tante X a stringermi il velluto

come i brividi lungo la mia schiena

colazione a letto

Ieri sera

ci siamo addormentati abbracciati,

le tue braccia sulla mia schiena

le mia gambe sopra le tue

corpi stremati

anime esauste.
 
Oggi è il mio giorno libero,

mi hai portato la colazione a letto

con tanto di tovagliolo al braccio,

come al gran hotel!

caffè e brioches fumanti

appoggiati sul vassoio di legno

con tanto di pizzo a decorarlo.
 
Ma come bravo cameriere

sai che su quel vassoio manca qualcosa..

senza indugiare sfili i boxer

e la mia mano si avvicina

a cingere quel duro stelo

che termina con quella

bellissima rosa bagnata di rugiada.







ti amo

buona giornata 








Narciso

Portandoti all 'orgasmo

sento il tuo corpo vibrare

sotto il mio..

Ho l 'impressione,

fugace ma irresistibile,

di accedere ad un livello di conoscenza

completamente diverso

dal quale ogni male è abolito.

In quegli istanti sospesi,

praticamente immobili,

sento il tuo corpo

salire verso il piacere.

Mi sento simile

ad una Dea

che controlla la serenità e le burrasche.

Naturale dolcezza.

Indescrivibile gioia.

Indiscutibilmente perfetta.





REGALO



Questa sera vedo una luce
particolare nei tuoi occhi.
Qualcosa mi dice che sarà speciale,
molto speciale..
come sempre
sai essere tu per me.
Senza dirmi nulla
ti metti alle mie spalle.

Sento freddo.

Non è paura, sai che di te
non ho alcun timore.
Questo è un freddo estraneo
al mio corpo, alle nostre carni.
Sento che tremi anche tu
mentre mi stai guardando..
e ogni piega della mia pella
è sulla punta delle tue dita.

Cos'è?

Mi dici 'un regalo'.
Sento un tintinnio,
lo sento freddo sulla schiena.
Fredda, liscia e pesante.
Carezzandomi con le mani il collo
mi rassicuri che è robusta.
Povero illuso!!
Sai meglio di me
che in Amore
ci vuole
forza e dolcezza
spirito e carne.




Bordo vasca


mi prende la voglia e non so resistere..

so di essere viziosa, non mi vergogno a dirtelo.

c'è voluto poco,

anzi pochissimo tempo:

in nemmeno dieci minuti ero già sazia.

perchè vuoi sapere sempre tutti i particolari? non ti fidi di me?

te l'ho già detto che di me ti puoi fidare..

va bene. ti racconto com'è andata:

stavo pensando a te, a ieri sera,

ai momenti passati sul quell'umido tavolo in taverna..

ripensavo alle tue mani, quelle grandi mani che han saputo portarmi vicinissima alla gioia,

ripensavo alla tua bocca, ai tuoi baci sul mio collo

e a quelle parole sussurrate piano,

mi vine in mente la canzone di ieri sera, adesso la sto canticchiando.

tutto come ieri sera.

tranne te, che ora sei via...

ma oramai la voglia c'era...quindi..

son salita in camera, mi son svestita e son andata a riempirmi la vasca d'acqua fredda e bollicine

mi son immersa e un brivido mi ha percorso la schiena,

ho iniziato a canticchiare quella musica sottovoce

mentre mi insaponavo le braccia.

e di nuovo il ricordo di ieri sera..
ancora e ancora..

non ho saputo trattenermi.

i miei giocattoli prendevano il posto delle tue mani e le mie dita quelle del tuo sesso..

momenti magici tutti per me..

i miei piedi a cavalcioni sul bordo vasca...

un getto d'anima mia a sigillare il mio pensiero a te. 



 

TUA


legami
incatenami
obbligami
rendimi partecipe
di ogni tuo sogno.
Solo allora
saro' completamente Tua


ti proteggero'

Con foga e ardore
mi perdo nei tuoi pensieri.
Questa notte voglio essere solo tua.

Mi hai detto che posso fidarmi di te

Con lo sguardo trovi il mio tacito assenso e
un brivido mi percorre la schiena
pochi attimi che sembrano non passare mai.
Non voglio salvezza per me,
decidi tu: sono nelle tue mani.

Mi hai detto che posso fidarmi di te

Immersa nei tuoi occhi mi faccio travolgere
da mille pensieri,voglie,
fantasie, emozioni.
Voglio solo perdermi nelle vene delle tue possenti braccia
dove le tue forze mi porteranno verso un cieco desiderio.
Il dorso della tua mano striscia sulle mie labbra
nessun bacio.

Mi hai detto che posso fidarmi di te.

Vedo passione nei tuoi occhi
e la voglia di avermi solo per questa notte.





Al parco

Sono appena rientrata dal lavoro, oggi il capo non la finiva di lamentarsi, così per rincuorarmi mi faccio una buona cioccolata calda. Mi affaccio alla finestra per vedere dove sei.

Ti vedo correre ogni giorno, ma corri sempre attorno alla casa, non esci mai a farti un giro per il paese.

Oggi è una bella giornata di sole e ho deciso di farti un piccolo regalo. Andiamo a correre assieme.

Così ti faccio entrare in casa e te lo dico. Giri il tuo visetto senza dir nulla. Lo prendo come un sì.

Vado in camera al piano superiore, apro l'armadio, scelgo i pantaloni comodi e mi metto la felpa. C'è il sole, ma non fa ancora caldo per andare in maniche corte.

Scendo. Sei lì che mi aspetti sul divano. Mi guardi. Non dici nulla.

Apro la scarpiera e prendo le mie scarpe da ginnastica. Mi guardi mentre le indosso e sei già pronta sul'uscio di casa.

Prendo le chiavi della macchina e chiudo la porta di casa.

Saliamo in auto e ti accomodi anche tu. Accendo lo stereo e scelgo una stazione..penso vada bene anche a te, te ne stai tranquilla, un po' incredula guardi dal finestrino la gente che passa.

Dopo nemmeno quindici minuti siamo arrivate al parco. Scendiamo dalla macchina e senza nemmeno aspettarmi inizi a correre. Tu hai molto piu' fiato di me, io è da molto che non corro e mi ci vuole un po' per prendere il ritmo.

Poco dopo ti raggiungo, facciamo due giri del parco assieme.

Ragazzi muscolosi mi sfrecciano accanto facendomi sentire il loro sudore. Sai che mi eccita sentire l'odore dell'uomo sudato..e so che anche tu vai matta per gli odori.

Io respiro affannosamente, tu sei abituata e sei poco piu' che accaldata. In lontananza vedo una fontana. Ho sete e mi inchino a bere. Con una mano a cucchiaio prendo l'acqua e avvicino le mie labbra. Fredda,quasi mi si ghiaccia il cuore.

Anche tu bevi, piano.

Riprendiamo a correre, ancora due giri assieme, i miei passi si fanno pesanti, la stanchezza si fa sentire.

Ti chiedo di fermarti per un attimo perchè mi scappa la pipì. Continui la tua corsa ma molto piu' lentamente fino a quando camminando ritorni da me.

Io mi dirigo verso degli alberi che sembra facciano da siepe. Non ce la faccio a trattenermi e decido di farla lì. Mi accovaccio, tiro giu' i pantaloni e sfilo gli slip. Mi guardi da lontano forse per avvisarmi se arriva qualcuno. Inizio a liberarmi. Una sensazione di benessere mi pervade.

Sto per prendere i fazzolettini nella tasca della felpa quando sento il tuo naso che mi sfiora l'incavo del culo..si sposta sempre piu' giu' fin che sento la tua lingua leccarmi il buchino.

Mi eccita da morire essere leccata da dietro. Mi alzo quasi di scatto, certa che qualche occhio indiscreto ci stia guardando.

Guardo a sinistra, dove laggiu' c'è la collinetta e una coppia di anziani mano nella mano ci sta raggiungendo, ma col loro passo ce ne vorrà di tempo..e non mi preoccupano.

Guardo a destra. Dalle due stradine che si incrociano per poi venire dalla nostra parte non sopraggiunge nessuno. Via libera!

Non curante se dietro il boschetto ci sia qualcuno mi abbasso di nuovo i pantaloni e gli slip. Sento il freddo slip umido che si appiccica sulle cosce.

Ti avvicini a me, annusi i miei umori, mi abbasso e mi chino com'ero prima. Ora non devo fare pipì, aspetto solo che la tua calda e ruvida lingua sfiori di nuovo i miei orifizi.

Non serve che te lo chieda perchè con il semplice mio sguardo hai già capito cosa aspetto e cosa voglio. Non passa un'istante che la tua lingua si appoggia sulle mie labbra. 


Lecca. Lecca con tanta foga che nessun ragazzo a cui l'ho affidata l'ha mai leccata così.

Mi piace e con delicatezza ti sposti verso la foce dei miei umori. Ti sento divorare la mia bava con voglia. Inizio ad eccitarmi sempre piu'. Sordi gemiti escono involontari dalla mia bocca mentre la tua lingua affamata passa dal mio clitoride fino al mio ano.

Un dejavu' mi passa per la testa. Ripenso a quand'eri piccola e a quando giocavamo assieme. Mai mi serebbero passate x la testa queste cose da condividere con te. Proprio mai!

Eppure adesso sono eccitata e bagnata come mai fino ad ora.

Il mio respiro si fa affannoso, la mia voce trema, mi lascio sprofondare in questo momento e non penso ad altro..

Che cavolo!! Sento la voce di una signora.. Già..i due vecchietti ci hanno già raggiunte!!

Mi rivesto e cerco di spazzolar via i fili d'erba sui miei pantaloni.

Li vedo passare mentre chiaccherano delle bollette e delle infiltrazioni della loro casa.

Con molta naturalezza ti accarezzo il capo e ti faccio le coccole, e con altrettanta naturalezza ricomincio a correre.

Tu sei ancora ferma nel nostro posto 'magico'.

Ti chiamo << Dai Cherry..andiamo>>. 


Scodinzolando vieni da me. Ti aggancio il guinzaglio.

Siamo all'uscita del parco. Rimontiamo in auto. Ti rimetti al tuo posto e ti giri verso il finestrino. 


E guardi i passanti in paese.