Vorrei augurarvi un 2012 spassosissimo,
dove le vostri sogni verranno esauditi,
la vostra carne usata,
i vostri cuori curati.
una leccata a lingua larga a tutti voi che mi state sul çul0!!
Non sono una persona sana di testa. Tutto ciò che trovate scritto e che leggete è frutto e succo della mia testolina malata nonchè attimi della mia vita. Siete gentilmente invitati a sbirciare in queste pagine, commentare e non 'spacciare' in rete le cose come vostre..
p.s.: parte delle foto/ immagini presenti sono prese dalla rete.
Per qualsiasi zozzeria volete inviare questa è la mail:
p.s.: parte delle foto/ immagini presenti sono prese dalla rete.
Per qualsiasi zozzeria volete inviare questa è la mail:
fotoxblog@gmail.com
Buona lettura
Buona lettura
.
A tutti quelli che vorranno lasciare un commento : siete pregati di ''firmarvi'' altrimenti risulterete tutti anonimi.
Infinitamente Grazie!
LIP SEWING
un volta l'ho provato.
si.
io e uno dei miei primi ragazzetti.
15 anni all'incirca. adrenalina pura che scorreva nelle vene, l'incoscenza dei segni che poteva lasciarci.
estetici e nell'anima.
menefreghismo allo stato puro.
l'emozione per quel che stavamo facendo,fuori da ogni controllo, dalla società.
eccitazione.
aghi che penetrano nella carne, gocce di sangue che scorrono e percorrono la linea orizzontale della bocca fino a trovare una fessura x poi assaporarlo sulla lingua.
cinque minuscoli puntini che mi hanno iniziato verso uno dei periodi migliori della mia vita.
fin'ora.
NEBBIA
In questo pomeriggio grigio,
dalla finestra si sente il fruscio della macchine che passano,
la pioggia che ticchetta sui vetri.
Guardo fuori, nebbiolina.
apro l'armadio,
prendo lo scrigno rosso
e scelgo un oggetto x divertirmi.
Mi sdraio sul letto,
mi accarezzo, allargo le cosce,
struscio sul mio pelo il Lello,
quello viola, il mio preferito,
lo faccio scorrere piu' volte,
lo porto alla bocca e lo umetto per bene.
Inginocchiata sulla morbida trapunta,
inizio a penetrarmi e a scoparmi..
prima lentamente per sentire le venature
poi accendo la vibrazione,
mi tocco il clitoride,
inizio a sgrillettarmi
e da lì inizio a fottermi
piu' forte, e piu' profondamente
quasi a farmi male, fino a farmi venire.
Ansimo con qualche gridolino,
sento il mio cuore battere forte.
Rimango sdraiata qualche minuto
continuando ad accarezzarmi
e a leccarmi le dita intrise della mia linfa
finchè il respiro a poco a poco ritorna normale.
Mi alzo e mi affaccio al balcone
dentro me l'arcobaleno sta svanendo
e come fuori la finestra
la nebbiolina si riprende la mia mente..
dalla finestra si sente il fruscio della macchine che passano,
la pioggia che ticchetta sui vetri.
Guardo fuori, nebbiolina.
apro l'armadio,
prendo lo scrigno rosso
e scelgo un oggetto x divertirmi.
Mi sdraio sul letto,
mi accarezzo, allargo le cosce,
struscio sul mio pelo il Lello,
quello viola, il mio preferito,
lo faccio scorrere piu' volte,
lo porto alla bocca e lo umetto per bene.
Inginocchiata sulla morbida trapunta,
inizio a penetrarmi e a scoparmi..
prima lentamente per sentire le venature
poi accendo la vibrazione,
mi tocco il clitoride,
inizio a sgrillettarmi
e da lì inizio a fottermi
piu' forte, e piu' profondamente
quasi a farmi male, fino a farmi venire.
Ansimo con qualche gridolino,
sento il mio cuore battere forte.
Rimango sdraiata qualche minuto
continuando ad accarezzarmi
e a leccarmi le dita intrise della mia linfa
finchè il respiro a poco a poco ritorna normale.
Mi alzo e mi affaccio al balcone
dentro me l'arcobaleno sta svanendo
e come fuori la finestra
la nebbiolina si riprende la mia mente..
sono quella che sono
Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non e sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi
Se non e sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi
Jacques Prévert
Riflessi di luce
la candela che si riflette sulla lama,
la paura nei tuoi occhi,
stringi i denti ad ogni passaggio
sulle tue rosse gote
scottate da ambrate gocce di cera,
non lo farei mai.. e tu lo sai..
ma quel pizzico di follia
ti piace,
mi piace,
ti eccita,
ci eccita.
la paura nei tuoi occhi,
stringi i denti ad ogni passaggio
sulle tue rosse gote
scottate da ambrate gocce di cera,
non lo farei mai.. e tu lo sai..
ma quel pizzico di follia
ti piace,
mi piace,
ti eccita,
ci eccita.
regalo prezioso
Sei arrivato a casa con un sorriso,
quei sorrisi che vedo poche volte sul tuo viso, come quando un
bimbetto cerca di nascondere una marachella. Le tue mani son dietro
la schiena e nascondono qualcosa. Da te oramai non mi aspetto
sorprese, ma questa davvero mi incuriosisce.
Un paio di passi o forse qualcuno in
piu' e sei davanti a me, mi abbracci nascondendo nuovamente il
pacchetto, mi baci e sussurri all'orecchio che è un regalo.
Sai bene che le orecchie sono un gran punto erotico per me e dei
brividi che mi percorrono dalle spalle fino in fondo la schiena non
tardano ad arrivare.
Il fruscio della carta dietro a me fa
aumentre la curiosità, appoggi l'oggetto misterioso alla mia
pelle: è caldo, ma se lo sposti di poco lo sento ruvido e
freddo. Ti chiedo cosa possa essere, un oggetto del genere la mia
mente non riesce ad elaborarlo, freddo-caldo-ruvido..
Mi dici di aspettarti in salotto. Nuda.
Al buio. Eseguo.
Poco dopo arrivi,vedo la tua ombra in
penombra spegnere la luce della cucina, il non saper cosa fosse
quell'oggetto mi fa andar pazza, mille pensieri fan salire quel filo
d'eccitazione mista ad infantile curiosità.
Mi fai alzare dal divano sul quele mi
ero comodamente sdraiata, con una mano sforzi la mia spalla fino a
farmi mettere accovacciata, davanti a te, all'altezza della tua
patta. Delicatamente con una mano ti sfilo la cintura, e la lascio
cadere sul tappeto, apro i bottoni dei jeans e sento la tua
eccitazione che cerca di spingersi fuori i boxer. Mi fermi, mi rialzi
e avvicini con due mani la mia testa alla tua: ' E' solo una prova,
non te ne innamorare' .
Mi fai assaggiare il regalo
passandomelo sulle labbra e sulle guance, dapprima una sensazione di
leggerezza, qualcosa di liscio si scontra con delle pietruzze, o
comunque una cosa ruvida che quasi mi infastidisce. Le tue mani ora
passano sul mio collo, si spostano dietro la nuca e con gentilezza
gli stringono una specie di fettuccia attorno. Emozione per il regalo
ricevuto, eccitazione mista a paura per la sensazione del collo
legato, forse un po' troppo, brividi che risalgono il corpo,
un'intreccio di reazioni emotive incontrollabile.
Ti siedi sul divano e mi fai
avvicinare a te. Strattonandomi per la nuova collana che mi hai
appena fatto indossare mi spingi in un affondo tra le tue gambe
mentre con l'altra mano controlli la mia testa, su e giù, su e
giù. Sento le tue vene sempre piu' grosse, le sento strisciare
sulla mia lingua, la tua asta sempre piu' corpulenta, la mia bocca
sempre piu' violata, il mio respiro che si fa affannoso quanto il
tuo, ti lavoro bene finché uno spruzzo caldo inonda la mia
gola.
Mi lasci riprendere il respiro,
deglutisco e mi pulisco quel po' che riesco la faccia.
Mi appoggio al tuo petto, sento i
battiti accelerati del tuo cuore, l'odore del tuo sudore mescolato
nelle narici all'odore del tuo pizello mi eccita maggiormente, vorrei
di nuovo sprofondare tra le tue gambe..
Mi blocchi, ti concedi due minuti per
la ripresa, nel frattempo mi dici di andare allo specchio ad ammirare
il nuovo regalo.
Dal salotto ti sento ridere.. 'Era per
Kelly, ma forse a te sta meglio, già, tu sei piu' cagna! '.
Nero, vellutato, tempestato di
brillanti.
..non so se la nostra cagnolina avrà
il suo nuovo collarino...
ANCORA TU
Questa notte ho risentito il suo odore,
particolare, forte e inebriante
mentre nel naso i riccioli facevano solletico.
Ho ripercorso l'asta con lo sguardo attento di chi non si perde un particolare.
Mi son soffermata con le labbra sul bordo della cappella
e c'ho passato la punta della lingua..
L'ho risentito entrare dentro,
centimetro dopo centimetro
fino a far schioccare le palle contro le mie chiappe,
le sue mani che tastavano forte i miei fianchi,
palpavano, stringevano..
La mia bocca socchiusa sulla sua,
lingue che si susseguivano in incontri fugaci,
labbra che succhiano lingua,
lingua contro lingua,
lingua che percorreva carne,
bocca che percorreva carne.
SBAM SBAM SBAM
d'improvviso un'orgasmo
soffocando i gemiti in un laghetto
mi sveglio con ancora il ricordo di TE.
particolare, forte e inebriante
mentre nel naso i riccioli facevano solletico.
Ho ripercorso l'asta con lo sguardo attento di chi non si perde un particolare.
Mi son soffermata con le labbra sul bordo della cappella
e c'ho passato la punta della lingua..
L'ho risentito entrare dentro,
centimetro dopo centimetro
fino a far schioccare le palle contro le mie chiappe,
le sue mani che tastavano forte i miei fianchi,
palpavano, stringevano..
La mia bocca socchiusa sulla sua,
lingue che si susseguivano in incontri fugaci,
labbra che succhiano lingua,
lingua contro lingua,
lingua che percorreva carne,
bocca che percorreva carne.
SBAM SBAM SBAM
d'improvviso un'orgasmo
soffocando i gemiti in un laghetto
mi sveglio con ancora il ricordo di TE.
Gemiti
_Ashram_ (video: dalla rete)
io e te nella nostra stanza,
mi spogli lentamente come mai hai fatto prima d'ora
fai scivolare la camicia fino ai miei piedi,
le tue mani esplorano il mio corpo dolcemente,
baci il mio collo e con lievi movimenti
ti sposti fino alla nuca,
fai scivolare la tua lingua su percorsi
già svelati della mia pelle,
la schiena si inarca
e flebili gemiti escon dalla mia bocca.
Non riesco a dirti nulla, nemmeno una parola,
sai quello che desidero
e non tardi a donarmelo,
carne contro carne
in un impeto un orgasmo si sprigiona.
schiava
non scegliero' quella con il seno prorompente,
e nemmeno quella giovane col sedere sodo,
quella coi capelli in ordine è troppo perfettina,
passero' oltre a quella che mi supplica offrendomi la bocca aperta,
e anche a quella con il trucco da bambina,
bensì scegliero' quella che abbasserà lo sguardo al mio passare
e nemmeno quella giovane col sedere sodo,
quella coi capelli in ordine è troppo perfettina,
passero' oltre a quella che mi supplica offrendomi la bocca aperta,
e anche a quella con il trucco da bambina,
bensì scegliero' quella che abbasserà lo sguardo al mio passare
IRRUMATIO
Mi sorprendi la mattina
appoggiando il tuo cazzo sulle mie guance,
al suo profumo reagisco aprendo le labbra
e facendolo scivolare dolcemente dentro.
appoggiando il tuo cazzo sulle mie guance,
al suo profumo reagisco aprendo le labbra
e facendolo scivolare dolcemente dentro.
La tua dura carne entra fino in fondo,
qualche giro di lingua, poche spinte
e sento il nettare che mi invade la gola.
qualche giro di lingua, poche spinte
e sento il nettare che mi invade la gola.
Ancora assopita tra le braccia di Morfeo
rischio di soffocare.
rischio di soffocare.
I miei occhi pieni di lacrime ti invocano di uscire,
ma tu, dolce carogna veemente insisti,
fin quando deglutisco tutto,
fino a che il mio respiro viene meno..
ma tu, dolce carogna veemente insisti,
fin quando deglutisco tutto,
fino a che il mio respiro viene meno..
spank me
adoro il calore delle tue mani
la mia bianca carne che si scalda
e schiocca.
non potrei mai sopportare l'idea di un freddo legno
o di una nera cinghia di cuoio.
puo' avere effetti.... indesiderati
ore 15:30
Sono le 15 e 30,
dovresti arrivare a casa a momenti,
fuori il sole picchia sul cemento,
rimango in casa ed evito di abbronzare la mia pelle candida.
Apro il frigo per far merenda:
due cose stuzzicano il mio appetito.
una è dolce, l'altra salata.
devo decidere in fretta
il frigo non puo' rimanere aperto per molto,
visto il caldo che fa anche in casa.
Sento la porta di casa che si apre,
afferro furtivamente i due cibi
e vengo a chiederti cosa sia meglio
per la nostra merenda.
sei tutto sudato,
mi prendi sui fianchi,
mi spingi verso la tavola della cucina.
All'orecchio mi sussurri:
''il mio wurstel dietro e quello freddo nella tua albicocca''
buona merenda
dovresti arrivare a casa a momenti,
fuori il sole picchia sul cemento,
rimango in casa ed evito di abbronzare la mia pelle candida.
Apro il frigo per far merenda:
due cose stuzzicano il mio appetito.
una è dolce, l'altra salata.
devo decidere in fretta
il frigo non puo' rimanere aperto per molto,
visto il caldo che fa anche in casa.
Sento la porta di casa che si apre,
afferro furtivamente i due cibi
e vengo a chiederti cosa sia meglio
per la nostra merenda.
sei tutto sudato,
mi prendi sui fianchi,
mi spingi verso la tavola della cucina.
All'orecchio mi sussurri:
''il mio wurstel dietro e quello freddo nella tua albicocca''
buona merenda
aperitivo in tacchi
amo andare a prendere l'aperitivo
in centro con le amiche..
si incontrano sempre
persone strane
su cui chiaccherare.
in centro con le amiche..
si incontrano sempre
persone strane
su cui chiaccherare.
questa sera in piazza alle 20.30
INGORDA!!!
Per pranzo ho preparato delle uova sode..beh ..a molti non piacciono ma ne avevo voglia!
faccio bollire l'acqua
mentre le tue mani iniziano a palpeggiarmi lechiappe,
tuffo dentro 2 uova
mentre la tua lingua affonda nella mia bocca,
aspettiamo che la cottura sia a puntino
mentre le tue mani ravanano la mia Fuffa,
scolo e raffreddo le uova
mentre tu continui senza darmi un attimo di tregua,
mi guardi come le maneggio per togliere il guscio:
senza dire niente ne spezzi una e me la spingi in bocca,
non contenta io prendo anche le tuepalle e ne faccio tutto un boccone.
'ingorda' mi dici.
spiacente..non riesco a risponderti...
faccio bollire l'acqua
mentre le tue mani iniziano a palpeggiarmi lechiappe,
tuffo dentro 2 uova
mentre la tua lingua affonda nella mia bocca,
aspettiamo che la cottura sia a puntino
mentre le tue mani ravanano la mia Fuffa,
scolo e raffreddo le uova
mentre tu continui senza darmi un attimo di tregua,
mi guardi come le maneggio per togliere il guscio:
senza dire niente ne spezzi una e me la spingi in bocca,
non contenta io prendo anche le tuepalle e ne faccio tutto un boccone.
'ingorda' mi dici.
spiacente..non riesco a risponderti...
flash back
compresse tra le mie gambe tremanti
le tue guancerigate da evanescente linfa
che scivola via dal tuo volto
percorrendo il petto
e la pancia
è stato preludio
di una notte al chiaro di luna.
questa domenica solitaria
pollice e indice
strappano quel bottone
che stringe i jeans
fanno scivolare la cerniera
svelando il pizzo viola
dita spostano
il fiocchetto
che incornicia il mio sesso.
dita che si intrufolano
tra labbra piene di voglia
e una perla pulsante.
dita che scorrono
dita che si bagnano
dita avide di umori.
mi mordo le labbra
mani sui miei seni
e ad accarezzare tutta la mia pelle.
punto i talloni sul divano
e mi lascio andare
a tutto il piacere.
strappano quel bottone
che stringe i jeans
fanno scivolare la cerniera
svelando il pizzo viola
dita spostano
il fiocchetto
che incornicia il mio sesso.
dita che si intrufolano
tra labbra piene di voglia
e una perla pulsante.
dita che scorrono
dita che si bagnano
dita avide di umori.
mi mordo le labbra
mani sui miei seni
e ad accarezzare tutta la mia pelle.
punto i talloni sul divano
e mi lascio andare
a tutto il piacere.
Son davvero dispiaciuta
a dover fare colazione anche se la scelta è vasta:
caffè, cappuccino con brioches,
spremuta d'arancia con due biscotti,
succo di frutta con una fetta di torta..
no, oggi non voglio fare colazione,
fino a pochi minuti fa eri qui con me,
ed ho ancora la bocca inebriata di te.
caffè, cappuccino con brioches,
spremuta d'arancia con due biscotti,
succo di frutta con una fetta di torta..
no, oggi non voglio fare colazione,
fino a pochi minuti fa eri qui con me,
ed ho ancora la bocca inebriata di te.
Sorrido
vedendo la tua schiena
rigata dalle mie unghie,
per una sera la vittima
sei stato tu..
e mi eccita sapere che non me la farai passare liscia,
che prima o poi me la farai pagare,
e il 'non sapere' quando accadrà
mi manda ancor piu' fuori di testa.
rigata dalle mie unghie,
per una sera la vittima
sei stato tu..
e mi eccita sapere che non me la farai passare liscia,
che prima o poi me la farai pagare,
e il 'non sapere' quando accadrà
mi manda ancor piu' fuori di testa.
il centro del mio mondo
Le ginocchia sul freddo marmo,
le mie braccia due scalini piu' in su,
le tue mani aggrappate alle mie chiappe
e i tuoi pollici ad eccitarmi.
uno sguardo disperato ti implora pietà:
sfondami..ti prego
le mie braccia due scalini piu' in su,
le tue mani aggrappate alle mie chiappe
e i tuoi pollici ad eccitarmi.
uno sguardo disperato ti implora pietà:
sfondami..ti prego
disteso sul divano
disteso sul divano
cerchi di scansarmi la mano che invadentesi fa strada tra i tuoi boxer,
mani che accarezzano carne,
mani che accarezzano mani,
e la tua mano, di prepotenza che distoglie la mia dal tuo risveglio.
pronta come non mai mi chino
su di te
per gustarmi quei centimetri duri,
labbra che cingono la rossa cappella,
lingua che percorre le venature in rilievo,
e giu..fino alle palle
fino a sentirti schizzare in gola.
..spegni la tv..andiamo in camera..
Sentirti
il tuo respiro sul collo,
le tue labbra a sfiorarmi i lobi
e le tue mani a stringere le mie puntine.
sentire le tue palle
sbattere ritmicamente sul mio culo
e vedere
sul muro l'immagine riflessa
dei nostri corpi intrecciati.
le tue labbra a sfiorarmi i lobi
e le tue mani a stringere le mie puntine.
sentire le tue palle
sbattere ritmicamente sul mio culo
e vedere
sul muro l'immagine riflessa
dei nostri corpi intrecciati.
gallina vecchia..sa tenersi l'uomo caldo
c'è la donna che usa l'intelletto per stupire
e chi va direttamente al sodo a letto,
non tutte sanno usare bene le mani,c'è chi riesce meglio
e chi ci mette una vita ad imparare..
..le signore d'una volta sì che sapevano come riscaldare i loro maschioni!!
e chi va direttamente al sodo a letto,
non tutte sanno usare bene le mani,c'è chi riesce meglio
e chi ci mette una vita ad imparare..
..le signore d'una volta sì che sapevano come riscaldare i loro maschioni!!
remember
le tue mani ad afferrare le mie chiappe,
due dita ad allargare il mio fiorellino
e la tua noncurante e rossa capocchia
a spingere fino a sfondarmi.
ti prego riempimi,
riempimi ancora..
due dita ad allargare il mio fiorellino
e la tua noncurante e rossa capocchia
a spingere fino a sfondarmi.
ti prego riempimi,
riempimi ancora..
fiatone
Non voglio staccarmi
da te
mentre hai ancora il fiatone,
le tue cosce sorreggono le mie,
e le braccia mi cingono le spalle
inondata dal piacere,
sento ancora quel pulsare mentre hai ancora il fiatone,
le tue cosce sorreggono le mie,
e le braccia mi cingono le spalle
inondata dal piacere,
dentro di me.
durante l'eclissi
FETISH DESIGN
SE DI UN BEL PAIO DI GAMBE NON RIESCI A FARNE A MENO..
SE LA VISTA DI UN BEL SENO TI FA VENIRE SETE..
SE TENERE ORDINE IN CASA DIVENTA DIFFICILE..
..O SEMPLICEMENTE VUI UN TOCCO DI COLORE..
ANCHE NEL BAGNO DOVE ..SI SA CHE L'IGENE E' IMPORTANTE..
PER LAVARSI LE MANI..OVVIAMENTE..CON IL SAPONE!!
E INFINE..
COCCOLATI NELL'OGGETTO DEL VOSTRO PIACERE
FOTO: dalla rete |
guardando
spettatrice
al centro della stanza,
pronta ad espletare le mie colpe
ti aspetto su questa scomoda sedia.
non suonare il campanello,
la porta è socchiusa,
non una parola,
non un sospiro,
il tuo amore lo percepiro'pronta ad espletare le mie colpe
ti aspetto su questa scomoda sedia.
non suonare il campanello,
la porta è socchiusa,
non una parola,
non un sospiro,
quando le tue mani inizieranno a punire
i miei glutei,
ed io,
spettatrice riflessa sullo specchio
ne trarro' doppio godimento.
lunedì mattina
il tuo sguardo e
quel tuo ghigno
di prima mattina
già mi dicono
che me la farai pagare.
certo è..
che lasciare la tua linfa
scorrere a terra
non mi sembrava cosa giusta.
in ginocchio tra le tue gambe
chiedo venia.
quel tuo ghigno
di prima mattina
già mi dicono
che me la farai pagare.
certo è..
che lasciare la tua linfa
scorrere a terra
non mi sembrava cosa giusta.
in ginocchio tra le tue gambe
chiedo venia.
infinito istante
quello in cui senti
la cappella appoggiata
al tuo buchino,
che cerca di entrarci
premendo un po',
senza farti male è lì che aspetta,
aspetta che tu ti rilassi ulteriormente,
aspetta che tu pranda fiato,
aspetta un tuo cenno per sfondarti,
e quando meno ci pensi
un sussulto accompagna
l'entrata della rossa corolla,
un attimo per farsi accoccolare,
quell'attimo in cui non sai bene cosa fare
e cosa aspettarti,
e la danza ha inizio,
vene longitudinali si fan spazio
tra la tua carne,
dilatando sempre piu' quel tuo dolce fiore..
fino a sfinirti e riempirti di dolce linfa
la cappella appoggiata
al tuo buchino,
che cerca di entrarci
premendo un po',
senza farti male è lì che aspetta,
aspetta che tu ti rilassi ulteriormente,
aspetta che tu pranda fiato,
aspetta un tuo cenno per sfondarti,
e quando meno ci pensi
un sussulto accompagna
l'entrata della rossa corolla,
un attimo per farsi accoccolare,
quell'attimo in cui non sai bene cosa fare
e cosa aspettarti,
e la danza ha inizio,
vene longitudinali si fan spazio
tra la tua carne,
dilatando sempre piu' quel tuo dolce fiore..
fino a sfinirti e riempirti di dolce linfa
il mio primo anal
ero piccina ..e con un'altro vichingo..
ricordo un pomeriggio uggioso di un novembre di non so che anno, forse 1996/7..chissà.. con un ragazzo moro con i capelli lunghi e ricciolosi, slegati che gli scendevano sulle spalle..un manzo ma poco palestrato, l'accenno dei muscoli sulle braccia e quella semi-tartaruga che divide in due il torace..(beh..so che a voi non farà impazzire..ma era un bel ragazzo..il Fagio )
ritornando a quel pomeriggio stavo rientrando dalla scuola e stavo percorrendo la strada che dalla stazione dei treni porta a casa mia..quando arriva Lui che inizia a sbaciucchiarmi.. quei baci scemotti che si danno i ragazzetti sul muretto, quelli che ti fanno scorrere i brividi lungo la schiena.. mi prende e sotto un portico inizia a palpeggiare sotto i jeans..tra ombrelli aperti, macchine che schizzavano acqua ai nostri piedi..l'imbarazzo era inevitabile.
gli chiesi di salire a casa mia..sapendo che era libera..
..siamo saliti in casa, non è stato molto romantico..(che alla fin fine a me tutte ste smancerie mica mi piacciono molto) quindi in quattro e quattr'otto eravamo quasi nudi sul lettone dei miei..la pioggia batteva sulla tapparella , le finestre erano aperte e un vento freddo cercava di sbollire i nostri corpi oramai troppo bollenti, non so in che posizione fossi, ma sentivo le sue dita sfiorarmi e la sua lingua che umettava ben benino ogni mio orifizio, le sue dita scivolavano in ogni mio pezzo di carne, così, senza nemmeno accorgemene, avevo le sue dita dentro, prima una, poi la seconda, continuava a stantuffare dolcemente senza farmi sentire dolore..non so quando sia rimasta in quella situazione..ma poco dopo avevo la sua 'mannaia' (così chiamava lui il suo pizello) dentro..
ricordo la sensazione del bordo cappella, come un piccolo 'strapp'' quando è entrata, e le vene che scorrevano attraverso quel mio piccolo buchetto..
ricordo un pomeriggio uggioso di un novembre di non so che anno, forse 1996/7..chissà.. con un ragazzo moro con i capelli lunghi e ricciolosi, slegati che gli scendevano sulle spalle..un manzo ma poco palestrato, l'accenno dei muscoli sulle braccia e quella semi-tartaruga che divide in due il torace..(beh..so che a voi non farà impazzire..ma era un bel ragazzo..il Fagio )
ritornando a quel pomeriggio stavo rientrando dalla scuola e stavo percorrendo la strada che dalla stazione dei treni porta a casa mia..quando arriva Lui che inizia a sbaciucchiarmi.. quei baci scemotti che si danno i ragazzetti sul muretto, quelli che ti fanno scorrere i brividi lungo la schiena.. mi prende e sotto un portico inizia a palpeggiare sotto i jeans..tra ombrelli aperti, macchine che schizzavano acqua ai nostri piedi..l'imbarazzo era inevitabile.
gli chiesi di salire a casa mia..sapendo che era libera..
..siamo saliti in casa, non è stato molto romantico..(che alla fin fine a me tutte ste smancerie mica mi piacciono molto) quindi in quattro e quattr'otto eravamo quasi nudi sul lettone dei miei..la pioggia batteva sulla tapparella , le finestre erano aperte e un vento freddo cercava di sbollire i nostri corpi oramai troppo bollenti, non so in che posizione fossi, ma sentivo le sue dita sfiorarmi e la sua lingua che umettava ben benino ogni mio orifizio, le sue dita scivolavano in ogni mio pezzo di carne, così, senza nemmeno accorgemene, avevo le sue dita dentro, prima una, poi la seconda, continuava a stantuffare dolcemente senza farmi sentire dolore..non so quando sia rimasta in quella situazione..ma poco dopo avevo la sua 'mannaia' (così chiamava lui il suo pizello) dentro..
ricordo la sensazione del bordo cappella, come un piccolo 'strapp'' quando è entrata, e le vene che scorrevano attraverso quel mio piccolo buchetto..
grazie joker ;-P |
selvaggia
mi piacerebbe
andare a cavallo,
galoppare a pelo,
senza sella,
sentire il vento tra i capelli,
e le ginocchia strette al tuo torace.
Iscriviti a:
Post (Atom)