Mi sorprendi la mattina
appoggiando il tuo cazzo sulle mie guance,
al suo profumo reagisco aprendo le labbra
e facendolo scivolare dolcemente dentro.
appoggiando il tuo cazzo sulle mie guance,
al suo profumo reagisco aprendo le labbra
e facendolo scivolare dolcemente dentro.
La tua dura carne entra fino in fondo,
qualche giro di lingua, poche spinte
e sento il nettare che mi invade la gola.
qualche giro di lingua, poche spinte
e sento il nettare che mi invade la gola.
Ancora assopita tra le braccia di Morfeo
rischio di soffocare.
rischio di soffocare.
I miei occhi pieni di lacrime ti invocano di uscire,
ma tu, dolce carogna veemente insisti,
fin quando deglutisco tutto,
fino a che il mio respiro viene meno..
ma tu, dolce carogna veemente insisti,
fin quando deglutisco tutto,
fino a che il mio respiro viene meno..
anche se irrumatio è l'infracosce romano di venerata memoria
RispondiElimina