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mi permetto di trascrivere cos'ho scritto oggi il Messaggero Veneto



UDINE. «La discriminazione contro gay e lesbiche colpisce sempre di più i loro familiari». Ne è convinta Lisa Del Torre, 33enne presidentessa di Arcilesbiche. Per questo la sua associazione e Arcigay Friuli Nuovi Passi hanno messo al centro della nuova campagna di manifesti la famiglia omosessuale friulana.
L’iniziativa arriva alla vigilia della “Giornata internazionale contro l’omofobia”. Il 17 maggio 1990, esattamente 23 anni fa, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha rimosso l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Per celebrare la ricorrenza le associazioni gay e lesbiche hanno ideato una nuova campagna creativa.
«A tre anni dai famosi manifesti con i baci gay made in Friuli presentiamo questi nostri poster nella speranza che si torni a parlare ancora di queste tematiche», dice Giacomo Deperu, presidente del comitato provinciale dei gay di Udine.
Il riferimento è al 2010, quando le gigantografie di due coppie omosessuali (due uomini e due donne) che si baciavano crearono non poche polemiche. Anche questa volta, come allora, i manifesti saranno affissi in tutta la provincia di Udine e Pordenone, capoluoghi compresi.
Restano ancora top secret i soggetti immortalati nei poster dagli scatti Euro Rotelli, fotografo pordenonese di fama internazionale . «Il tema è quello della famiglia e visto che presentiamo i manifesti a Udine, non mancheranno tratti di friulanità», confida Lisa Del Torre, che nel 2010 era una delle due testimonial femminili della campagna.
«Ci sarà un nuovo modello di famiglia friulana, magari nata da quel bacio di tre anni fa», spiega Giacomo Deperu. Che puntualizza: «Con la campagna del 2010 abbiamo fatto centro. L’anno successivo siamo stati ripresi anche a livello nazionale. E, soprattutto, con i nostri manifesti, siamo entrati nella bocca di tutti. In questo modo abbiamo costretto i friulani e gli italiani a confrontarsi con temi che vengono percepiti ancora come argomenti tabù».
Il presidente di Arcigay Friuli si dice soddisfatto anche del cambiamento di mentalità che, poco a poco, sta avvenendo. «Anche se - aggiunge - restano forti resistenze a livello politico e legislativo».
Per Lisa Del Torre l’atteggiamento “omonegativo” è un problema che riguarda le famiglie di chi ha un orientamento diverso dall’eterosessualità. «E’ una problematica percepita da tutti i parenti dei gay e delle lesbiche», dice.
E torna sulla scelta della campagna: «E’ per questo che abbiamo deciso di ritrarre nei manifesti dei momenti di quotidianità di quella che è la famiglia friulana omosessuale». La polenta o forse il cappello degli alpini? Non è ancora dato sapere cosa apparirà nei nuovi poster ideati da Arcigay e Arcilesbica. Di certo, non mancheranno di originalità.
«Non è mai stata presentata una cosa del genere in Italia e forse nemmeno in Europa», conclude Deperu. Una provocazione creativa destinata a far discutere. Che poi è proprio quello che si vuole.




fonte: Messaggero Veneto

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