Il ricordo della sua erezione,
sul bordo del letto di un umido motel
poggiato sui gomiti.
E io, inesperta a profumi sconosciuti,
a velluto mai preso tra le mie mani,
sensazioni nuove,
pensieri al limite dei miei limiti,
quasi insuperabili.
Tra il brivido del peccato
e il rimorso nello stomaco che mi sfonda la mente.
Affondo chiudendo gli occhi,
una lacrima scende,
non per la vergogna
e nemmeno per lo sforzo.
Illeciti pensieri mi riportano a te
mentre calda sborra riscalda le mie tonsille.
Tranquillo, torno a casa appena anche la mia carne sarà soddisfatta.

Sei un ottima Troia, quel pompino lo vorrei anche io. Subito. Adesso.
RispondiEliminawow,,poesia..
RispondiEliminami piacerebbe guardare quella lacrima mentre ti soffoco la gola
RispondiEliminaciao friciona!!!
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