Il ricordo della sua erezione,
sul bordo del letto di un umido motel
poggiato sui gomiti.
E io, inesperta a profumi sconosciuti,
a velluto mai preso tra le mie mani,
sensazioni nuove,
pensieri al limite dei miei limiti,
quasi insuperabili.
Tra il brivido del peccato
e il rimorso nello stomaco che mi sfonda la mente.
Affondo chiudendo gli occhi,
una lacrima scende,
non per la vergogna
e nemmeno per lo sforzo.
Illeciti pensieri mi riportano a te
mentre calda sborra riscalda le mie tonsille.
Tranquillo, torno a casa appena anche la mia carne sarà soddisfatta.
